Formato Arte. Capolinea Underground
A cura di Riccarda Turrina
2008
Riccarda Turrina: La città che sale
[...] È un intreccio sottile, minimale e perfettamente armonico di piccole luci incastonate fra le sfumature di un colore soffuso che lascia emergere la materia. Un baluginare di ticchettii, che compongono un racconto vibrante di poesia, un canto monodico che si propaga nell'aria, continuo e instancabile, un alternarsi lento e ritmato della luce filtrata dalla trama morbida di una stoffa.
Invitano a guardare oltre le opere di Tessadri, oltre quell'ombra di luce, oltre quei punti lasciati vuoti dall'intreccio dei fili.
Queste tele così misteriose sono superfici che separano due luoghi, uno reale e uno immaginario; separano ma non sono barriere perché lo sguardo può vedere al di là come quando si osserva attraverso una vetrata lavorata e si cerca di captare almeno i contorni delle cose, per coglierne l'essenza.
Attraverso le opere di Tessadri passano suoni e sensazioni, c'è il prima e il
dopo, c'è il tempo come eternità e come inafferrabile mistero, c'è un susseguirsi di emozioni morbide e dolci come una parola sussurrata, tanto coinvolgente quanto imprendibile.
È una meditazione permanente sulla luce, codificata, prima ancora che all'interno del pigmento dei colori, dalla trama della tela di superficie. Una ricerca, dunque, volta ai processi percettivi e fenomenici della luce, perché il colore, per Tessadri non è altro che un effetto della luce e quindi energia.
Lo spazio però, sebbene l'artista si esprima attraverso la geometria, non è mai oggettivo: ciò che egli trasmette è il concetto di complessità dentro la semplicità, tanto che è riuscito a dipingere lo spirito dell'oggettività, rendendolo attraverso al bellezza dell'assenza. [...]
Formato Arte. Capolinea Underground
Spazio SSAS, Trento, 2008
A cura di Riccarda Turrina
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Video-documentario della mostra, di Matteo Scotton e Giacomo Cappelletti